venerdì 16 novembre 2012

Le giornate no.


Le giornate no esistono. 
Esistono per tutti: buoni, cattivi, belli e brutti. 

Le giornate no, non sono solo le giornate sfortunate.

Le giornate no sono quelle giornate in cui niente ti va bene e niente ti fa star bene.
Le giornate no sono quelle giornate in cui la situazione in cui ti trovi, si fa più pesante e dunque la sostieni con più difficoltà. 
Le giornate no sono quelle giornate in cui i sorrisi si contano sulle dita di una mano, e quei pochi ti pesano come un macigno attorno al collo. 
Le giornate no sono quelle giornate in cui le lacrime ti salgono velocemente e inattese, su fino agli occhi spenti, e ricacciarle indietro diventa un'impresa ardua e complicata. 
Le giornate no sono quelle giornate in cui senti il tuo stomaco pieno e compatto come l'impasto di un panettone, nonostante abbia ingerito solo liquidi. 
Le giornate no sono quelle giornate in cui vorresti essere altrove, ma non sai neanche dove, perché stai talmente male che sai che in ogni posto sarebbe sempre e comunque una giornata no.
Le giornate no sono quelle giornate in cui aneli al sonno notturno come a un salvagente se stai affogando.
Le giornate no sono quelle giornate in cui buio e silenzio vorresti fossero i tuoi unici amici. 

Le giornate no hanno anche un pregio: finiscono. 

Oggi è stata la mia giornata no.

Domani non lo sarà (spero).

Grazie a chi è riuscito a farmi fare quel sorriso stentato.

E grazie anche a te, che non hai fatto niente. 

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